Durante
la battaglia per la conquista di Ancona con le truppe polacche, era inquadrato anche il CIL, il Corpo Italiano di Liberazione
comandato dal generale Utili ed
altre formazioni. I soldati polacchi fornirono un grande contributo alla campagna d’Italia,
combattendo duramente, con coraggio e sacrificio di vite, principalmente
a Montecassimo nella durissima battaglia contro i diavoli verdi, i paracadutisti tedeschi, nelle Marche e Romagna, al termine della seconda guerra mondiale solo una
piccola parte dei militari polacchi tornò in patria, gli altri scelsero la via
dell'esilio in vari paesi, tra cui l'Italia,
in quanto la Polonia era entrata nell'influenza sovietica. Il generale
polacco Władysław Anders, deceduto a Londra nel 1970, venne sepolto per
sua volontà nel cimitero di Montecassino,
accanto ai suoi soldati lì caduti e sepolti nell'omonima e sanguinosa battaglia.
La prima grande operazione a cui prese parte il corpo polacco fu la battaglia
di Montecassino. Nel 1944, il comando alleato , dopo ripetuti tentativi di
abbattere il fronte tedesco, decise di sferrare un decisivo
attacco al caposaldo del sistema difensivo tedesco lungo la linea Gustav.
I compiti più gravosi sul piano militare vennero affidati al 2o Corpo
Polacco. Nella battaglia di Monte Cassino i combattimenti furono molto cruenti
e lasciarono sul terreno molte vittime da entrambe le parti. Il 18 maggio 1944,
i tedeschi abbandonavano la linea Gustaw. Le perdite registrate dal 2o Corpo
nella battaglia di Montecassino furono consistenti: 923 caduti, 2031 feriti e
345 dispersi. Seguì un breve periodo di riposo che servì al 2o Corpo
per riorganizzarsi in vista di una ripresa dei combattimenti armati sul fronte
Adriatico. Le operazioni militari si preannunciavano tutt’altro che facili.
Sul fronte Adriatico, al Gen. Anders venne affidato il comando di una forza
congiunta, composta anche da due reggimenti di artiglieria inglese
e dal Corpo Italiano di Liberazione comandato dal Gen. Utili. Dopo
aver spezzato il fronte sul fiume Chienti, i soldati del Gen.
Anders riuscirono a liberare Ancona e Loreto dove i polacchi
salvarono anche la Santa Casa di Loreto da un incendio che la stava
distruggendo. Dopo un breve periodo di riposo, il 2o Corpo
Polacco fu impegnato in altre vittoriose battaglie in diverse località
dell’ Appennino Romagnolo, dopodichè si diresse verso Bologna. Alle 6 del
mattino del giorno 21 aprile 1945 la città di Bologna venne
definitivamente conquisata. La bandiera polacca sventolò per diversi giorni
sulla torre del municipio di Bologna, a testimonianza del ruolo avuto dal
2 o Corpo
Polacco nella liberazione della città. La vittoria per Bologna determinò
la fine delle operazioni militari. Di fatto, a seguito di questa
battaglia i tedeschi sospesero i combattimenti. La conquista
di Bologna costò al 2 o Corpo polacco la vita di 234 soldati e 1223
feriti.
In totale, nel corso della campagna italiana, 4.072 soldati del 2oCorpo Polacco persero la vita e 7035 rimasero feriti. Quattro sono i cimiteri che raccolgono i caduti polacchi nella campagna d’Italia.Il primo sorge a MONTECASSINO dove sono seppelliti (1.051 ne riporta l'elenco all'ingresso) del secondo corpo d'armata polacco ed è presente anche la tomba del generale Anders, morto nel 1970 a Londra, ma che secondo le sue volontà è qui sepolto con i suoi uomini . Altri 51 sono i corpi di soldati caduti nella battaglia di Montecassino sepolti in altri cimiteri della zona. Poco oltre l'ingresso, sulla sinistra, sorge il Museo Memoriale del secondo Corpo d'Armata Polacco, inaugurato il 17 maggio 2014, in occasione del 70º Anniversario della battaglia di Monteccassino, realizzato grazie all'iniziativa dell'"Associazione Generale dei Polacchi in Italia" in collaborazione con l'ambasciata di Polonia a Roma. Un iscrizione che si trova presso il cimitero di Montecassino recita „Hanno dato l’anima a Dio, il cuore alla Polonia ed il corpo alla terra italiana”. Il cimitero polacco è uno dei cinque cimiteri di guerra presenti nel cassinate, insieme a quello tedesco (nella frazione di Caira), italiano (a Mignano Monte Lungo), francese (a Venafro) e a quello del Commonwealth (a Cassino)
Cimitero militare Polacco di Loreto Fonte Piotr Markowicz |
Cimitero Militare Polacco di Montecassino Fonte Kamila Kowalska |
Cimitero Militare Polacco di Bologna – San Lazzaro di Savena Fonte Stanisława e Fausto Branchi |
Cimitero Militare Polacco di Bologna – San Lazzaro di Savena |
Cimitero militare Polacco di Casamassima Fonte Gianluca Vernole |
Il quarto cimitero, si trova a CASAMASSIMA, nei pressi di Bari. Custodisce le tombe dei 429 soldati polacchi caduti nei combattimenti lungo la Linea Gustav sul fiume Sangro o deceduti nell'ospedale militare di Casamassima e in altri ospedali di Bari e di Napoli a seguito delle ferite riportate nelle diverse battaglie che, videro coinvolti i militati polacchi sul suolo italiano. Il cimitero ha una pianta rettangolare e non è diviso in settori interni. Questo significa che le tombe ortodosse, ebraiche e musulmane si trovano insieme a quelle cattoliche, a riprova del fatto che tra i soldati del 2º Corpo le differenze di religione non avevano importanza. Al centro si trova un altare con l'immagine della Madonna della Porta dell'Auroa di Vilnius e l'iscrizione in latino "NE VI IUS OPPRIMATUR FORTITER ET NOBILITER CECIDERUNT"„Sono morti per un’idea, per non permettere che la forza comandasse sulla legge”. Nel cimitero di Casamassima, oltre ai soldati del II Corpo, ci sono anche i corpi dei piloti caduti nel 1944 nel tentativo di lanciare rifornimenti, aiuti alimentari e sanitari sulla città di Varsavia. (la rivolta di Varsavia).
Cimitero militare Polacco di Casamassima Fonte Gianluca Vernole |