I Caccia Italiani Serie 5
28 maggio 2011 in Storia e AerofilatelicaSerie 5. Orione. Centauro. Sagittario. Le Costellazioni del cielo.
Gli ultimi Intercettori Italiani del secondo conflitto.
La serie 5, è l’identificazione dell’ultima serie di caccia intercettori da superiorità aerea Italiani nella seconda guerra mondiale. Quando ormai il conflitto volgeva al termine,vennero prodotti tre tipi di caccia avanzati e tecnologicamente superiori. Questo, grazie all’acquisizione della licenza del propulsore tedesco Daimler-Benz. Prima con il DB-601 che equipaggiò l’MC 202 Folgore e successivamente l’MC-205 Veltro, con il DB-605, costruito su licenza dalla FIAT e con sigla RA-1050.58I Tifone, da 1475cv.
Il 205 Veltro, venne subito affiancato dal Fiat G.55 Centauro e dal Reggiane RE 2005 Sagittario, sicuramente il più raffinato dei tre, ma il costruttore non riusci ad andare oltre ad una costruzione in bassa scala.
L’ MC-205 Veltro, altro non era che lo sviluppo del precedente MC-202, e fu la Regia Aeronautica a chiedere che i nuovi caccia avessero una designazione terminante per 5 e indicò come C205V, la lettera “V” per veloce ,visto che il suo sviluppo sarebbe stato più rapido
Poco dopo venne proposto il nome di “Veltro”, ma la designazione finale sarebbe stata C205N Orione, nome appropriato, in quanto appartenuto ad un mitico cacciatore e seguiva la disposizione dell’ 8 Gennaio 1943, che richiedeva nomi di costellazioni.
Inizialmente la Direzione generale delle costruzioni militari Italiane, commissionò sia all’AerMacchi che alla Fiat la costruzione del 205Veltro, ma poi fu annullata la commissione della Fiat perché stava già lavorando ad un modello proprio, il FIAT G.55 Centauro.
Anche qui, come potete vedere troviamo il numero finale 5 e il nome dell’aereo, quello di un’altra costellazione.
Il 205 Veltro, venne subito affiancato dal Fiat G.55 Centauro e dal Reggiane RE 2005 Sagittario, sicuramente il più raffinato dei tre, ma il costruttore non riusci ad andare oltre ad una costruzione in bassa scala.
L’ MC-205 Veltro, altro non era che lo sviluppo del precedente MC-202, e fu la Regia Aeronautica a chiedere che i nuovi caccia avessero una designazione terminante per 5 e indicò come C205V, la lettera “V” per veloce ,visto che il suo sviluppo sarebbe stato più rapido
Poco dopo venne proposto il nome di “Veltro”, ma la designazione finale sarebbe stata C205N Orione, nome appropriato, in quanto appartenuto ad un mitico cacciatore e seguiva la disposizione dell’ 8 Gennaio 1943, che richiedeva nomi di costellazioni.
Inizialmente la Direzione generale delle costruzioni militari Italiane, commissionò sia all’AerMacchi che alla Fiat la costruzione del 205Veltro, ma poi fu annullata la commissione della Fiat perché stava già lavorando ad un modello proprio, il FIAT G.55 Centauro.
Anche qui, come potete vedere troviamo il numero finale 5 e il nome dell’aereo, quello di un’altra costellazione.
La Fiat iniziò il progetto con la costruzione del motore su licenza della Daimler-Benz e l’attività produttiva ebbe inizio a metà del 1942 e subito dopo sulla pista di Torino -Caselle avvenne il primo collaudo ufficiale , il 5 Ottobre 1942. Fu ordinata una preserie di circa venti esemplari, che riuscirono a raggiungere i reparti operativi a partire dal Giugno 1943, prima dell’armistizio. Il G.55 Centauro era un caccia diurno, monoposto da intercettazione e superiorità aerea.
Lo stesso stato maggiore tedesco era rimasto favorevolmente impressionato dal velivolo Torinese e nel Febbraio del 1943 lo stesso Hermann Goring si pronunciò a favore di una richiesta di licenza di produzione per il Centauro, nella versione con motore DB-603. Ma nel Maggio del 43″, dopo la visita di una commissione tedesca agli stabilimenti FIAT, emersero i primi dubbi sull’opportunità di tale operazione, sia per l’elevato costo(superiore ad un Bf-109) ed alla quantità produttiva.
I Fiat G.55 Centauro, equipaggiarono in maggior parte l’ANR, verso la fine del conflitto. La Reggiane aveva avviato,già nel 1940 un progetto di massima per un RE 2000 e per un RE 2001, con una motorizzazione Piaggio P.IX ed DB-601.l’ingegner Roberto G.Longhi, direttore tecnico delle officine Reggiane, portò a compimento il primo prototipo a metà 1942. La designazione, tuttavia, non seguì l’ordine progressivo, infatti fu chiamato RE 2005, rispettando la specifica ministeriale del 5 finale e venne chiamato Sagittario, seguendo sempre tale specifica, in riferimento alle costellazioni.
Il venti Luglio il primo Sagittario raggiunse il 1° centro sperimentale di Roma-Guidonia per i collaudi da parte della Regia Aeronautica.
La valutazione del Sagittario ,nonostante la difficile messa a punto, suscitò pareri positivi e se da un lato la Regia Aeronautica non volesse privarsi di un caccia che presentava ottime potenzialità,dall’altro non poteva permettersi di disperdere energie su quattro caccia, perché la Regia Aeronautica doveva ricevere anche il Me 109 Bf. F, E, G.
Come gli altri due caccia , il Sagittario era un caccia da superiorità aerea e intercettazione. Gli eventi bellici ,non permisero uno sviluppo re una costruzione in serie decisiva per questo momrnto.
Nessun commento:
Posta un commento